venerdì 27 settembre 2013

L'UMORE CAMBIA LA PERCEZIONE DEGLI EVENTI ESTERNI E NON VICEVERSA


Nei soggetti bipolari, ma talvolta anche in soggetti normali, è l'umore che cambia facendo percepire in maniera diversa gli eventi esterni e non viceversa. Erroneamente si pensa che l'umore sia cambiato perchè è intervenuto un qualcosa di esterno che ha impattato su di esso ma non è così. In una fase di umore euforico un evento negativo può essere vissuto al pari di una puntura di spillo, mentre nella fase depressiva lo stesso evento viene vissuto come una colpo di pugnale che procura una ferita profonda. Prendere consapevolezza di ciò aiuta a non dare troppo rilievo ad eventi positivi e negativi in sé ma piuttosto a valutare in quale fase del proprio umore avvengano. 
Inoltre spesso un evento esterno sempre sia positivo che negativo non particolarmente significativo in condizioni d'umore normale (eutimia) è solo un pretesto perchè avvenga una variazione d'umore . 
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta


ACCETTARE IL DISTURBO BIPOLARE


Accettare di avere il disturbo bipolare significa, conseguentemente, anche accettare la terapia farmacologica e/o la psicoterapia. 
In mancanza di tale processo d'accettazione si rischia di effettuare la terapia solo in una situazione d'emergenza e d'interromperla nel momento in cui si sta meglio. In queste condizioni le terapie effettuate sono servite solo ad attenuare o a risolvere temporaneamente la sintomatologia. Tale considerazione vale per qualsiasi altra forma di disagio psicologico e/o psichiatrico. 
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

I PRINCIPALI SINTOMI DELLA FASE MANIACALE


LE VARIE TIPOLOGIE DI DISTURBO BIPOLARE


NELLE DONNE PREVALGONO LE FORME DEPRESSIVE, NEGLI UOMINI LE FORME MANIACALI


AMARE UNA BIPOLARE


quando incontri una ragazza..., le regali il tuo mondo, la tua vita, i tuoi sogni...la sposi...e vedi giorno per giorno la tua vita crescere come un albero...e ogni ramo che spunta è un motivo di gioia... poi all'improvviso inizi a vedere dei cambiamenti nella donna che ami...la vedi assente la vedi spenta non vuole fare nulla...e la gente ti dice che è un pò di depressione ...passerà...passerà...
.....si è vero passò....per lasciare il posto ad una crisi maniacale.......
non entro nel dettaglio per rispetto di lei...
il bipolarismo ci ha distrutto tutto ....compresi noi... ancora oggi dopo 4 anni sento ancora gli odori di quella clinica dove per un mese, quella che era la donna che per me era il centro dell'universo...è stata rinchiusa...
quando ho firmato i moduli per l'accettazione l'unica cosa che mi disse sorridendo fu "io non resto qui se ci son le sbarre alle finestre...", infatti c'erano i pannelli di plexiglass...
quanto dolore aggiunto al dolore...quanti sensi di colpa e soprattutto quanta incomprensione ho trovato nella nostra solitudine!!!
e io li...l'unico che capito che qualcosa di assurdo stava accadendo, andai dallo psichiatra e gli portai mia moglie...l'unico che tutti i giorni era li in clinica a vedere delle scene terribili...pur di starle accanto...
nel tempo ho conosciuto altre persone bipolari e il terrore che ancora ho oggi è che il mio telefono squilli e che qualcuno mi dica che lei l'ha fatta finita...come è successo con un amico che purtroppo aveva la stessa sindrome...
mi sto rendendo conto che non sto centrando quello che vorrei dire...in genere scrivo in modo molto diverso, ma credimi sto tremando...
non si può descrivere come si sta accanto ad una persona con questa malattia..avere accanto la persona che ami che ti guarda e con gli occhi ti chiede aiuto... e cerca di farti arrivare tutto l'amore che ha per te in uno sguardo, che mai laverai dalla tua memoria...e quello sguardo sarà l'ultima e l'unica cosa che ti resterà di lei nel tempo...anche se non morrà, non ti lascerà, non smetterà mai di amarti...ma non sarà più lei....
è bello filosofeggiare sull'amore...giri su internet cercando informazioni sul bipolarismo...leggi il libro di lizzie simon...che finalmente sono riuscito a leggere...cerchi risposte cerchi ...cerchi...cerchi... e cercherai per tutti i giorni della tua vita la risposta alla domanda che ti fai ogni volta che ti guardi allo specchio...."PERCHE'!?!?!?!?!"
sai la verità??? mi sento una merda!
sono consapevole che chi leggerà questo post penserà....a vedi dice dice e poi l'ha lasciata...
vedi amico mio...quando ami una persona e sai che non riuscirai MAI PIU' a guardarla come prima e che la tratterai male, incolpandola di una malattia che non ha cercato...ad un certo punto della tua vita deciderai di lasciarla, nella speranza che lei possa trovare qualcuno che l'accetti per com'è e non qualcuno che viva nel ricordo di ciò che era...
oggi è così...ha una persona accanto che vive con lei sapendo quello che ha...anche se non ha mi vissuto una crisi maniacale...
...l'ama più di me?...è più coraggioso di me?...è migliore di me?... forse si.
Ora ti saluto perchè non riesco più a scrivere e mi scuso con chiunque abbia questa patologia e si sia sentito preso in causa...
TESTIMONIANZA DAL WEB

GLI ITALIANI ED IL DISTURBO BIPOLARE


domenica 8 settembre 2013

NON PRENDERE NESSUNA DECISIONE QUANDO SI E' DEPRESSI O EUFORICI


Nelle fasi depressive o all'inverso euforiche del disturbo bipolare non prendere nessuna decisione importante per la propria vita come una separazione dal coniuge o dal partner, licenziarsi dal lavoro, cambiare casa e via dicendo. 
Una decisione del genere maturata in una delle due fasi potrebbe non essere autentica ma dettata solo dall'emotività della fase che si stà vivendo. Passata la fase depressiva ed euforica ci si potrebbe pentire della scelta effettuata. Non ci si può impedire di pensare e di essere tentati dall'effettuare una scelta, ma ci si può impedire di metterla in atto concretamente. 
Decisioni importanti per la propria vita vanno effettuate solo in condizioni di eutimia cioè di umore normale e stabile, con la giusta serenità.
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

PSICOTERAPIA DEL SONNO


Nella psicoterapia del disturbo bipolare è importante intervenire sulla qualità e durata del sonno. 
Quest'ultimo è uno dei ritmi biologici disregolati per chi soffre di disturbo bipolare che passa da fasi di ipersonnia durate le fasi depressive a fasi d'insonnia nelle fasi maniacali o ipomaniacali o di euforia. 
Durante le fasi più o meno tranquille bisogna intervenire sull'igiene del sonno passando attraverso il rispetto degli orario serale in cui ci si reca a dormire ed all'orario di risveglio mattutino, non tralasciando tutta una serie di altri aspetti che possano favorire la qualità del sonno e la sua stabilizzazione come durata. 
Tutto questo concordando un vero e proprio piano terapeutico sul sonno col proprio psicoterapeuta. 
Riuscendo a stabilizzare il sonno si stabilizza anche il distrubo bipolare nelle sue due fasi opposte aiutando a prevenire ricadute
Roberto Cavaliere Psicoterapeuta

DEPRESSIONE E DISTURBO BIPOLARE SONO DIVERSI


Un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Psychiatry e condotto dai ricercatori dell’Università di Pittsburgh dimostra come in realtà depressione e disturbo bipolare non solo siano due patologie diverse, ma presentano anche differenze a livello cerebrale.

A differenza della depressione, dove la persona si trova quasi sempre in uno stato di melanconia, il disturbo bipolare è caratterizzato da sbalzi d’umore eclatanti che vanno dall’umore più nero o depresso all’umore eccessivamente alterato, quasi esaltato, con facilità all’irritabilità.
Una delle maggiori difficoltà per chi soffre di questo disturbo è la diagnosi: spesso infatti non è identificato correttamente e confuso con la depressione.

Secondo le stime attuali, soltanto un paziente su cinque ottiene una diagnosi corretta, e prima di vedere riconosciuta questa malattia possono anche passare dieci anni.
Tra i diversi motivi per questa difficoltà di diagnosi gli esperti ritengono vi possa essere un difetto di comunicazione tra paziente e medico: per esempio, il paziente in fase “positiva” può considerare questa come normale e non riferire al medico l’alternarsi degli sbalzi d’umore e l’eccessiva esaltazione, o fase maniacale, vissuta in quel momento.

«Diagnosi precoci e più accurate possono fare un’enorme differenza per i pazienti e le loro famiglie, e possono anche salvare vite umane – spiega Jorge Almeida, professore di psichiatria e autore principale dello studio – Questo è un risultato molto promettente che mette in evidenza l’utilità delle neuroimaging per aiutare a identificare i marcatori biologici associati con le differenti condizioni di salute mentale».

Per il loro studio i ricercatori hanno reclutato 54 donne, di cui 18 con disturbo bipolare, 18 con depressione unipolare (o disturbo depressivo maggiore) e 18 sane che avrebbero fatto da gruppo di controllo.
Tutte le partecipanti sono poi state sottoposte a una serie di esami clinici, tra cui una nuova tecnica di imaging chiamata “Arterial Spin Labelling” che può misurare in modo non invasivo il flusso sanguigno nelle regioni del cervello associate con la depressione. Un altro metodo analitico chiamato “Pattern Recognition Analysis” ha permesso ai ricercatori di individualizzare differenze cerebrali per ogni singola persona.
Al termine dei test, i ricercatori hanno scoperto che la misurazione del flusso sanguigno è in grado di identificare con l’81% di accuratezza la presenza di depressione unipolare o la presenza di depressione bipolare.

«Questi risultati suggeriscono che noi potremo un giorno essere in grado di prevedere il comportamento bipolare futuro nei giovani adulti che non hanno mostrato alcun sintomo, il che garantisce un trattamento precoce e più accurato. I ricercatori dovranno ora testare queste nuove tecnologie in un campione più ampio e in uno studio multi-centrico», conclude il dottor Almeida.
fonte LA STAMPA